schiatta
[schiàt-ta]
In sintesi
stirpe, famiglia
s.f.
lett. Stirpe, progenie: oh quante memorabili schiatte ... si videro senza successor debito rimanere! (Boccaccio)
SIN. discendenza, famiglia
Citazioni
“non abiamo altra intenzione che di levarci la catena di collo, che tiene il popolo a voi e a noi; e saremo maggiori che noi non siamo. Mercè, per Dio; siamo una cosa, come noi dovemo essere”. E così feciono i Buondalmonti a’ Gherardini, e i Bardi a Mozi, e messer Rosso dalla Tosa al Baschiera suo consorto: e così feciono molti altri. Quelli che riceveano tali parole, s’ammollavano nel cuore per piatà della parte: onde i loro seguaci invilirono; i Ghibellini, credendo con si fatta vista esser ingannati e traditi da coloro in cui si confidavano, tutti rimasono smarriti. Sì che poca gente rimase fuori, altro che alcuni artigiani, a cui commisono la guardia. Capitolo XVII I baroni di messer Carlo e il malvagio cavaliere messer Muciatto Franzesi sempre stavano intorno a’ signori, dicendo che la guardia della terra e delle porti si lasciasse a loro, e spezialmente del sesto d’Oltrarno; e che al loro signore aspettava la guardia di quel sesto: e che volea che de’ mafattori si facesse aspra giustizia. E sotto questo nascondeano la loro malizia; per aquistare più giuridizione nella terra il faceano. Le chiavi gli furono negate, e le porti d’Oltrarno li furono raccomandate; e levati ne furono i Fiorentini, e furonvi messi i Franciosi. E messer Guiglielmo cancelliere e ‘l maniscalco di messer Carlo giurorono nelle mani a me Dino, ricevente per lo Comune, e dieronmi la fede del loro signore, che ricevea la guardia della terra sopra sé, e guardarla e tenerla a pitizione della nostra signoria. E mai credetti che uno tanto signore, e della casa reale di Francia, rompesse la sua fede: perché passò piccola parte della seguente notte, che per la porta, che noi gli demo in guardia, dié l’entrata a Gherarduccio Bondalmonti, che avea bando, accompagnato con molti altri sbanditi. I signori domandati da uno valente popolano, che avea nome Aglione di Giova Aglioni e disse: “Signori e’ sarà bene a fare rifermare più forte la porta a san Brancazio”. Fulli risposto, che la facesse fortificare come li paresse; e mandoronvi i maestri con la loro bandiera. I Tornaquinci, potente schiatta, i quali erano bene guerniti di masnadieri e d’amici, assalirono i detti maestri e fedironli e missonli in rotta; e alcuni fanti, che erano nelle torri, per paura l’abbandonorono. Laonde i priori per l’una novella e per l’altra, vidono che riparare non vi poteano. E questo seppono da uno che fu preso una notte, il quale, in forma d’uno venditore di spezie, andava invitando le case potenti, avisandoli che innanzi giorno si dovessono armare. E„Cronica di Dino Compagni